E mentre le loro code si aggrovigliano e la sabbia si alza tra i corpi schiacciati sul fondale, dall’acqua si torna alla terra, fonte di nutrimento e di linfa, per quella pianta straordinaria che ha per fusto due corpi intrecciati di Amanti, che simili ad un albero contorto sono l’uno rifugio dell’altro, in un abbraccio leggero ma profondo, come le loro radici.

 

“Gli amanti-Raices”

terracotta patinata, acciaio, vetro e luce

40x40x130 cm

 

Questa scultura rappresenta l’amore di coppia, inteso non come un abbraccio frontale, che avrebbe potuto dare addito ad interpretazioni più sensuali, ma come uno sfiorarsi di spalle, un sapere di avere l’altro vicino pur mantenendo il proprio orizzonte libero. Lui cinge i fianchi di lei, ma il suo abbraccio è delicato, non la trattiene e le sue dita, che potrebbero essere facilmente vinte si dissolvono attraversando il confine della spiritualità per incarnarsi nelle radici di una sensualità fondamentale, ma non ostentata. La fisicità della coppia è paragonata ad un albero il cui frutto nasce dal centro, dal cuore della corteccia, in un fascio luminoso che accende il modellato di una luce calda ed avvolgente. Lei copre gli occhi di lui con dolcezza: è l’estrema richiesta di fiducia, quella di chi chiede all’altro di poter essere i suoi occhi, di poterlo guidare.

Gli amanti-Raices, rappresenta la similitudine tra l’amore ed una pianta che ha subito le intemperie e le aggressioni degli eventi e sebbene mutata dal corso del tempo, porta sulle sue membra tutti i segni di questa sofferenza con dignità come i fedeli testimoni del tanto vivere. Il modellato è scavato, in molti punti le braccia si trasformano in veri e propri rami feriti, incisi, forati, ma pur sempre intrecciati.

Perché l’amore cambia chi lo vive e lo trasforma in altro da ciò che era prima e per non far avvizzire il proprio compagno bisogna attingere con attenzione dall’unica radice del sentimento.

 

 

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