Dall’odio che scaturisce dalla sofferenza si passa alla lotta, feroce dei Tritoni.

 

“Tritoni”
bassorilievo in terracotta patinata
80x40x5 cm

 

La scena imprigionata in quest’opera non è tratta dalla mitologia, ma è la rappresentazione dell’idea della lotta, immortalata nel suo culmine, nel confronto fra due forze mentali e fisiche espresse con il corpo di uomo (la ragione) e la coda di pesce (l’istintività). L’assenza di volti esclude l’espressione di uno stato d’animo e focalizza tutta l’attenzione nella potenza bloccante dell’abbraccio fra i due lottatori.

Schiacciati sul suolo sabbioso, mentre le membra si misurano con rabbia, l’esito appare incerto: chi sembra vincere ha la coda schiacciata sul fondo, mentre chi appare in difficoltà presenta ancora un guizzo potente nelle membra, che sembra presagire un ribaltamento delle sorti.

Poco importa, le linee serpentinate del modellato già descrivono un’ipotetico simbolo dell’infinito, a sottolineare che non è fondamentale chi vince, ma lo scontro in sé; la violenza che lo determina è essa stessa una ragione, essa stessa un sentimento ed una causa.

Non serve aggiungere altro. La tecnica scelta è la più classica, il bassorilievo, dal modellato morbido, solo a tratti inciso.

Non vi è uno studio di luci autonome, come per altre sculture, ma solo di un supporto in metallo verniciato che ne conferisce la possibilità di essere appoggiato ad un piano oltre che appeso.

Anche in quest’opera, sebbene non immediatamente percepibile, è presente la tematica del confine, del piano verticale che taglia la scena, la schiaccia e la stravolge e solo apparentemente accoglie ciò che rappresenta come un sipario, mentre cela i veri significati dietro le apparenze.
 

Lontano dall’idea di essere dominato, l’elemento forte getta le regole. Le domande di un duello traggono tutte le risposte in lui. L’elemento forte è consapevole altrimenti sarebbe solo un possibile vincitore che ignora il suo potenziale. La consapevolezza è la parte razionale che ne fa di esso il dominatore completo che pone l’idea di vittoria davanti avanti ad ogni suo passo. L’elemento forte è sicuro di sé, convince i suoi organi, i suoi sensi, le sue parole ed anche i suoi silenzi. Tutto in lui vibra di successo, imporsi gli è naturale. La sconfitta per l’elemento forte non ha giustificazioni poiché tutto gli è a favore. La sconfitta non è un passaggio possibile, una fase accettabile, ma una perdita della sua integrità. L’integrità è la base, con la sconfitta l’elemento forte implode su se stesso e non riconoscendosi si perde.

 

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